giovedì 2 luglio 2015

PROVINCIA DI TRIESTE, IL CENTRO DESTRA CHIEDE LA CHIUSURA DELLA FERRIERA FINO ALLA NUOVA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE

“La Provincia ordini alla Siderurgica Triestina S.r.l. di procedere immediatamente alla riduzione graduale dell’attività degli impianti finalizzata a raggiungere nei tempi minimi alla fermata conservativa a caldo degli stessi fino al rilascio/rinnovo dell’AIA, riservandosi comunque l’adozione di ulteriori provvedimenti di propria competenza in particolare dopo l’acquisizione di ulteriori dati relativi ai valori di benzo(a)pirene e di PM10”.
Lo hanno chiesto oggi nel corso di una conferenza stampa in Provincia i consiglieri Claudio Grizon e Massimo Romita (Pdl), Giorgio Ret, Paolo Polidori (Lega Nord) e Stefano Martucci (Lista Dipiazza) presentando una mozione in tal senso sottoscritta anche dai consiglieri Viviana Carboni e Daniela Pallotta (Pdl), Giorgio Rossi (Lista Dipiazza), Andrea Sinico (Un’Altra Trieste) e Roberto Degioia (Misto).
Nell’articolata mozione i consiglieri d’opposizione a Palazzo Galatti sottolineano la gravità delle emissioni in atmosfera ricordando che la stessa “ARPA FVG, nella relazione del 3 aprile scorso, ha evidenziato che i valori di benzene, benzo(a)pirene e di PM10 sono saliti dopo la ripresa delle attività a regime operativo standard, con picchi di medie giornaliere che superano la soglia di sicurezza anche del 100%”.
“In particolare - ricordano i consiglieri - dalla relazione si evidenzia che presso la stazione di rilevamento di Via San Lorenzo in Selva, proprio quella più vicina alla cokeria, a partire da marzo ci sia stato un netto incremento delle emissioni di benzene, benzo(a)pirene e del particolato PM10”.
A tal proposito, si legge nel testo, “il 10 aprile u.s. la Direzione Centrale Ambiente della Regione FVG, preso atto dei dati ARPA FVG, ha emesso il decreto n.549/AMB con cui “Siderurgica Triestina è diffidata a limitare la marcia della batteria della cokeria e, comunque, a non superare i 67 sfornamenti al giorno”.
Purtroppo però dai report settimanali sul numero di sforamenti giornalieri inviati dalla proprietà stessa alle Autorità si evince che la diffida non risulterebbe ancora rispettata.
“Gli ultimi dati consultabili sul sito web dell’ARPA FVG – annotano gli esponenti del centro destra - rilevano che al 15 giugno gli sforamenti di PM10 registrati da gennaio 2015 risultano essere 67, superando di molto la soglia di tolleranza massima dei 35 sforamenti annui indicati nella tabella XI del D.Lgs.155/2010 e successive modificazioni”.
“Nel corso degli ultimi mesi – hanno spiegato i consiglieri - la situazione è notevolmente peggiorata, sia per quanto concerne le emissioni in atmosfera, sia per quelle acustiche e a  riprova di ciò numerosi sarebbero gli esposti presentati presso le autorità competenti da diversi residenti e, in misura crescente, le chiamate di protesta ai centralini del Comune e della Polizia Municipale”.
Negli ultimi giorni, infatti, sono state continuamente pubblicate sui social via web foto e video che mostrano la Ferriera e i dintorni ricoperti da una coltre densa di pulviscolo nero; inoltre le immagini mostrano accumuli di polveri ricadute dall’atmosfera sia sui pavimenti che su altre superfici piane: immagini molto forti che denunciano l’alta pericolosità per la salute pubblica, a fronte del contenuto di dette polveri (n.12 IPA, tra cui cancerogeni certi, possibili e probabili secondo IARC), come evidenziato nei report analitici mensili sui deposimetri che l’Azienda stessa inoltra regolarmente ad ARPA FVG.
“Dalle ultime notizie – hanno ricordati gli esponenti del centro destra - la Conferenza dei servizi convocata dal 10 al 12 giugno per il riesame e il rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale (AIA) a Siderurgica Triestina S.r.l. è stata aggiornata al 30 giugno e al 3 luglio, per consentire agli esperti delle amministrazioni di valutare il dossier contenete i dati relativi all’inquinamento acustico, alla captazione delle emissioni della cokeria e la gestione dei parchi fossile e minerale al fine di evitare lo spolveramento per erosione eolica e la conseguente dispersione nell’ambiente delle polveri”.
“Pertanto com’è emerso anche dal Comune di Trieste ci sono problemi che non sono stati risolti e i dati sull’inquinamento lo confermano”.
“La mozione presentata richiama l’Ente alle sue competenze, ai sensi dell’art.19 della LR. 24/2006, considerato che ad oggi le misure adottate dalla Siderurgica Triestina S.r.l., società del Gruppo Arvedi, sono ancora insufficienti a ricondurre nei limiti di legge i valori di benzo(a)pirene e di PM10 rilevati dalla centralina di via San Lorenzo in Selva”.
Con la mozione l’opposizione della Provincia richiamando le competenze del sindaco in materia “di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale” che gli consentono di redigere “ordinanze contingibili e urgenti quale rappresentante della comunità locale” chiedono alla presidente Bassa Poropat “di rivolgersi al Sindaco di Trieste per chiedergli di assumere un analogo provvedimento per quanto di sua competenza”.

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