mercoledì 20 ottobre 2010

ILLEGITIMA LA DELIBERA DELLA GIUNTA NESLADEK CON LA QUALE E’ STATA AFFIDATA ALLA TESECO LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO CAMPO SINTETICO DEL ZAULE COSTATA 500 MILA EURO

Il sindaco voleva scomputare la spesa dagli oneri di urbanizzazione relativi al piano particolareggiato per Aquilinia ma il governo Prodi, un mese prima, aveva cassato questa possibilità: la gara la doveva fare il Comune! Ed ora chi pagherà?


Ammonta a circa 500 mila euro l’importo, che ora pare configurarsi come un debito fuori bilancio, che su richiesta della giunta Nesladek la Teseco ha anticipato per la realizzazione del campo di calcio sintetico per lo Zaule Rabuiese contando sulla possibilità di scomputare tale importo dagli oneri di urbanizzazione del piano particolareggiato per le aree di sua proprietà ad Aquilinia.

L’IMPEGNO DEL SINDACO
L’impegno in questo senso se lo era assunto il sindaco Nesladek nel corso di un’assemblea ad Aquilinia formalizzato poi con una deliberetta di giunta del 31 agosto del 2007 con la quale, ormai tre anni fa, aveva chiesto a Teseco di realizzare il nuovo campo di calcio sintetico per la squadra del Zaule – Rabuiese, asserendo “che gli interventi posti in capo a Teseco S.p.A. relativi al rifacimento del manto erboso ed alla successiva cessione del Campo, potranno trovare adeguata definizione e riconoscimento nell’ambito della convenzione urbanistica connessa all’attuazione del piano particolareggiato” sulle aree di sua proprietà ad Aquilinia.

LA DELIBERA ILLEGITTIMA
Ma rileggendo le carte e studiando le leggi abbiamo scoperto che quella delibera che la giunta Nesladek aveva approvato il 31 agosto 2007 era illegittima in quanto 1 mese prima, il 31 luglio, con uno dei famosi decreti Bersani l’allora governo Prodi aveva eliminato la possibilità di compensare oneri di urbanizzazione secondaria con la realizzazione di opere attribuendo la responsabilità e la competenza di realizzare le gare ai Comuni.

Infatti al punto 1) della lettera f) dell’art. 2 del D.Lgs. 31 luglio 2007, n. 113, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il successivo 1 agosto, veniva modificata la norma  alla lettera g), comma 1 dell’art.1 del precedente D.Lgs. n. 163 del 12 aprile 2006 stabilendo che le parole “gara bandita ed effettuata dal promotore” sono sostituite dalle seguenti: “gara bandita ed effettuata dall'amministrazione che rilascia il permesso di costruire”.

Quindi, in sostanza, le opere di urbanizzazione dal 1 agosto 2007 devono essere affidate con gara bandita dall’amministrazione su progetto preliminare predisposto dal titolare del permesso a costruire, nel nostro caso la Teseco, che però il permesso per il piano particolareggiato ad Aquilinia ad oggi non l’ha ancora richiesto.

I LAVORI DI TESECO E IL CONTRATTO DI COMODATO SCADUTO
Da parte sua però la Teseco ha correttamente svolto, in vece del Comune, sulla base della convenzione approvata dalla giunta, la gara per la realizzazione del campo di calcio sintetico promesso dal sindaco Nesladek, confidando in una compensazione sugli oneri di urbanizzazione sul piano particolareggiato (presentato ancora con la precedente amministrazione) per il quale non è stata chiesta l’approvazione perché, nel preliminare confronto con il sindaco Nesladek, pare che non sia stato trovato un accordo a causa delle sue onerose richieste sulle opere di urbanizzazione secondaria.

Sono trascorsi tre anni, Teseco ha completato i lavori circa due anni, il Zaule Rabuiese sta giocando sul campo mietendo successi e promozioni con nostra grande soddisfazione, il contratto di comodato gratuito che attribuiva al Comune di Muggia la titolarità dell’area e che giustificava la conseguente gestione affidata al Zaule Rabuiese è scaduto nel dicembre 2007 senza che l’amministrazione si sia prodigata per rinnovarlo nonostante i solleciti di Teseco.

LA COMPETENZA DEL CONSIGLIO
Pur condividendo i lavori per il nuovo campo in plastica tre anni orsono avevamo contestato all’amministrazione l’autorizzazione ad iniziare i lavori data a Teseco con una delibera di giunta ove non era stato neanche preventivamente definito il costo dell’opera (si faceva un generico riferimenti ad un computo metrico in atti), perché la legge prevede che le convenzioni in materia urbanistica siano approvate dal consiglio.

LA SEGNALAZIONE ALLA CORTE DEI CONTI
In questo caso invece il sindaco, visto che si era impegnato a far partire i lavori dinnanzi ai cittadini ed alla società sportiva in tempi brevi, ha cercato con quella delibera di aggirare la norma e accelerare i tempi. Per tale motivo avevamo trasmesso alla Corte dei Conti gli atti in questione per le sue eventuali osservazioni.

ED ORA CHI PAGA?
A questo punto rimane il fatto che a distanza di tre anni del piano particolareggiato o delle modalità con cui pagare Teseco non se ne sa niente e la società, che nel frattempo sembra abbia fatto numerosi solleciti per sistema la faccenda, ha anticipato 500 mila euro senza avere certezza se, come, quando e a che titolo questa amministrazione riconoscerà quelle spese che dovevano essere scomputate dagli oneri di urbanizzazione se la legge non fosse intervenuta per vietarlo prima che venisse assunta la delibera.

LE DOMANDE AL SINDACO
1.     A questo punto c’è il rischio che quei 500 mila euro costituiscano realmente un debito fuori bilancio, visto che quella spesa è stata autorizzata violando le leggi?
2.     La spesa per il campo sintetico potranno essere rimborsate alla Teseco visto che è stata violata la legge che disponeva che i lavori doveva farli il Comune?
3.     Cosa ha fatto per dipanare questa vicenda il Collegio dei Revisori dei Conti?
4.     Quando l’amministrazione intende rinnovare il contratto di comodato gratuito per il campo sportivo scaduto, a quanto pare, 3 anni fa?
5.     Quali sono le possibili soluzioni a questa vicenda e quando l’amministrazione intende risolvere i problemi ancora aperti, visto che fra pochi mesi si va al voto?


Claudio Grizon
Consigliere del Comune di Muggia FI - PDL

Nessun commento: